Il libro del Deuteronomio
Arend Remmers
Tratto da “Visione d'insieme dell'Antico Testamento”


34 capitoli
1. Il suo autore e la sua data
Il Deuteronomio è l'ultimo libero del Pentateuco (in greco: “cinque libri”) detto anche Torah (in ebraico: “legge”). A partire dal 19° secolo, l'unità dei primi cinque libri della Bibbia e la loro attribuzione a Mosé sono state spesso messe in discussione. Il deuteronomio è particolarmente bersagliato dalla critica perché risulterebbe essere stato scritto solo ai tempi di Giosia se non più tardi.
Partendo dal fatto che “tutte le scritture sono ispirate da Dio” (2Timoteo 3,16), vediamo nel Vecchio Testamento cosi come nel Nuovo che Mosé è considerato l'autore del deuteronomio, e la Bibbia stessa conferma la data di questo libro. Al capitolo 31 è detto che Mosé completò la redazione di questo libro e lo affidò ai leviti perché lo custodissero (v.9 e da 24 a 26). I versetti da 32 a 35 di Giosuè 8 parlano espressamente di Deuteronomio 27,8-12 come della legge di Mosé, servitore dell'Eterno. Infine, quando in 2 Cronache 34,14 e in Neemia 8,1 è citato il libro della legge di Mosé (Torà), il Deuteronomio è ugualmente incluso.
Nel Nuovo Testamento, i farisei citano il primo versetto di Deuteronomio 24 quando dicono, in Matteo19,7 : “Perché dunque Mosé comandò...?” Il Signore Gesù, rispondendo a questo versetto, conferma che il comandamento era stato dato da Mosé. I passi del Nuovo Testamento riportati qui sotto parlano di Mosé come l'autore del Deuteronomio: Matteo 22,24 (Deuteronomio 25,5); Atti 3,22; 7,37 (Deuteronomio 18,15-16); Ebrei 12,21 (Deuteronomio 9,19). Leggendo la descrizione della morte e della sepoltura di Mosé in Deuteronomio 34, a volte alcuni si chiedono come egli possa aver redatto questo capitolo. L'autore è sicuramente Giosuè, l'amico e successore di Mosé (Deuteronomio 34,9). Sotto la guida e l'ispirazione dello Spirito Santo, egli avrà aggiunto questa breve appendice all'opera del suo predecessore.
I fatti riportati nel Deuteronomio hanno come punto di partenza il primo giorno dell'undicesimo mese del quarantesimo anno dopo l'uscita dall'Egitto (Deuteronomio 1,3). Gli avvenimenti hanno luogo nelle “pianure di Moab”, sulla riva orientale del Giordano.
2. Il suo scopo
Il nome Deuteronomio significa “seconda legge”. Ma questo libro contiene un'ulteriore e semplice ripetizione dei comandamenti che Dio aveva dato ad Israele sul monte Sinai, trascritti nell'Esodo, Levitico e Numeri. È vero che a partire dalla generazione degli israeliti con più di vent'anni al momento dell'auscita dall'Egitto, a parte Mosè, solo Giosué e Caleb erano ancora vivi (Numeri 14,29-30). Di conseguenza, dopo un periodo di tempo così lungo, una ripetizione della legge davanti a tutto il popolo era del tutto giustificata e necessaria. Il Deuteronomio ha come obiettivo principale quello di preparare il popolo d'Israele alla traversata del Giordano e all'entrata in Canaan, il paese promesso da Dio. L'argomento principale del dell'Esodo e del Levitico era l'incontro con Dio nel suo santuario. Lo scopo del Deuteronomio è invece quello di preparare gli israeliti al possesso delle benedizioni che L'Eterno voleva dare loro nel paese. Anche l'obbedienza svolge un ruolo fondamentale in questo libro. L'obbedienza ai comandamenti di Dio porta alla benedizione, mentre la disobbedienza porta con sé la maledizione e il giudizio.
Nel Nuovo Testamento, la lettera ai Filippesi corrisponde, nel Vecchio Testamento, al Deuteronomio. Cosi come il popolo d'Israele, ancora nel deserto, volgeva lo sguardo sulle future benedizioni del Paese di Canaan, Paolo, già qui sulla terra, aveva lo sguardo fisso su Cristo, il Signore, nella gloria.
3. Le sue particolarità
Il Nuovo Testamento contiene più di trenta citazioni letterali del Deuteronomio, così come numerose allusioni a fatti riportati unicamente in questo libro. Dopo i Salmi e il profeta Isaia, il Deuteronomio è tra i libri dell'Antico Testamento citati più sovente. Le parole: “il luogo che l'Eterno sceglierà”, per indicare il luogo dell'adorazione, sono ripetute 21 volte a partire dal capitolo 12 al versetto 5. Questo luogo era Gerusalemme, sebbene il nome della città non sia mai menzionato in tutto il Pentateuco. Dovevano ancora passare più di quattrocento anni, prima che Davide e Salomone trovassero e preparassero il luogo nel quale Dio sarebbe stato adorato (cfr. 1 Cronache 21,30; 22,1; 28). Durante la tentazione nel deserto, per tre volte il Signore Gesù rispose a Satana con le parole: “Sta scritto” (Matteo 4,4-10), citando ogni volta un versetto preso dal Deuteronomio (Deuteronomio 8,3; 6,16; 6,13). Non sono queste delle prove divine dell'autenticità del Deuteronomio?
4. Analisi schematica del suo contenuto
I. Deuteronomio 1-4: Primo discorso di Mosé (storico)
Capitolo 1 Retrospettiva della traversata del deserto (dal Sinai a Cades)
Capitolo 2 Retrospettiva della traversata del deserto (da Cades fino alla vittoria su Sion)
Capitolo 3 Retrospettiva dei fatti accaduti al di là del Giordano
Capitolo 4 Serie esortazioni di Mosé al popolo
II. Deuteronomio 5-26: Secondo discorso di Mosé (legale)
Capitolo 5 Ripetizione dei dieci comandamenti
Capitolo 6 “Ascolta, Israele”
Capitolo 7 Separazione dai Cananei
Capitolo 8 Gli insegnamenti tratti dalla traversata del deserto
Capitolo 9 Ricordo del vitello d'oro
Capitolo 10 Ricordo della seconda legge ed esortazione all'obbedienza
Capitolo 11 L'obbedienza come condizione per essere benedetti da Dio
Capitolo 12 Il luogo dell'adorazione di Dio in Canaan
Capitolo 13 Il trattamento dell'idolatria in Canaan
Capitolo 14 Gli animali puri; la decima
Capitolo 15 L'anno sabbatico
Capitolo 16 Le tre principali feste in Israele
Capitolo 17 La legge riguardante il re
Capitolo 18 I sacerdoti e il profeta
Capitolo 19 La grazia per l'omicidio
Capitolo 20 Le leggi riguardanti la guerra
Capitolo 21 Assassinio e diritto della famiglia
Capitolo 22 Avvertimento sulla mescolanza e l'impurità
Capitolo 23 La purezza come condizione del popolo per essere in comunione con Dio
Capitoli 24 e 25 Varie leggi per la repressione della cattiveria umana
Capitolo 26 L'offerta delle primizie e della decima
III. Deuteronomio 27-30: Terzo discorso di Mosé (profetico)
Capitolo 27 Benedizioni sul monte Gherizim e maledizioni sul monte Ebal
Capitolo 28 Governo di Dio: L'obbedienza procura benedizioni, la disobbedienza causa maledizioni
Capitolo 29 Mosé parla alla coscienza del popolo
Capitolo 30 Predizione del pentimento e del ritorno del popolo
IV. Deuteronomio 31-34: Ultimi discorsi e morte di Mosé
Capitolo 31 Giosuè successore di Mosé e trasmissione della legge
Capitolo 32 Il cantico di Mosé
Capitolo 33 Mosé benedice le dodici tribù d'Israele
Capitolo 34 Morte di Mosé.