Il libro meraviglioso


Più la nostra esperienza aumenta, più siamo affascinati da questo libro. Più lo studiamo, più si concretizza la convinzione che la Bibbia non è semplicemente un libro, ma «il libro». Quando il nobile Walter Scott, giunto ormai in fin di vita, pregò che gli si leggesse un passo «del libro», il genero, subito accorso, gli chiese: «Di quale libro?» La risposta non tardò: «C'è un libro solo, la Bibbia.» Essa è veramente «il libro» per eccellenza. Tutti gli altri libri, in confronto, non sono che fogli sciolti. Soltanto la Bibbia è il libro perfetto, il libro eterno. Essa gode di una sublime superiorità, di un'autorità assoluta. È al di sopra degli altri libri quanto il cielo è al di sopra della terra, o quanto il Figlio di Dio è al di sopra dei figli degli uomini.
La sua compilazione miracolosa
II semplice fatto che la Bibbia esista è già un miracolo. Chi ha qualche conoscenza della storia e dell'origine della Parola di Dio, è stupefatto del modo meraviglioso in cui è stata formata. Il modo in cui questi diversi scritti sono stati riuniti in un unico libro è un miracolo letterario, poiché nessuno fu mai incaricato esplicitamente di comporre la Bibbia e un accordo tra i diversi scrittori non fu assolutamente possibile.
Il modo, dunque, in cui la Bibbia pian piano si formò attraverso i secoli è uno dei grandi misteri. Di secolo in secolo, una parte venne ad aggiungersi alle altre, inizialmente in modo ancora sconnesso e frazionato, apparentemente senza un nesso logico. Gli scrittori erano molto diversi l'uno dall'altro e non lasciarono neppure ordini circa il modo in cui il loro scritto doveva essere aggiunto a ciò che già esisteva. Alcuni scrissero in Siria, altri in Arabia, altri ancora in Palestina, in Italia, in Grecia. Fra i primi autori e gli ultimi passarono molti secoli. La prima parte fu scritta circa 1500 anni prima che nascesse lo scrittore dell'ultima parte!
Prendi un libro qualsiasi e rifletti sul modo in cui è stato formato. Nel 90 % dei casi ciò è avvenuto nel modo seguente: chi decide di scrivere un libro si forma un concetto, raccoglie il materiale necessario, poi scrive o detta i suoi pensieri e li dà alle stampe. Questo lavoro si svolge nello spazio di qualche mese o di qualche anno. Possiamo pensare che, in media, per scrivere un libro ci vogliono da uno a dieci anni. La Bibbia invece si è formata nello spazio di almeno 1500 anni, vale a dire attraverso sessanta generazioni.
Ammiriamo con stupore il nostro grande Dio che, nello svolgere del tempo, nel silenzio, presiede alla formazione del suo libro, a dispetto della febbrile attività degli uomini. Una parte viene aggiunta all'altra; qui un po' di storia, una poesia, una lettera, là una profezia, una biografia. finché non fu perfettamente completo.
Alla morte di Mosè esistevano già le prime cinque parti; all'epoca del re Davide, altre pergamene erano state aggiunte. Principi, sacerdoti e profeti vi apportarono i loro scritti, finché tutto l'Antico Testamento fu completato. Parola per parola, frase per frase, brano per brano, libro per libro, quell'opera si compose, e così l'abbiamo ancora oggi tra le mani. Come disse lo storico ebreo Giuseppe Flavio, nessuno ha mai osato nel corso dei secoli aggiungervi o togliervi qualcosa, di modo che il testo dell'Antico Testamento è rimasto assolutamente intatto da allora fino ad oggi.
Dal punto di vista letterario il Nuovo Testamento è ancora più bello dell'Antico. È noto che i Giudei non erano un popolo di scrittori. Secondo il vescovo Westcott, i Giudei s'istruivano soltanto oralmente perché avevano in avversione la letteratura scritta. Neanche il loro Signore e Maestro fu uno scrittore. Il Signore Gesù, per quanto sappiamo, non scrisse neanche una riga. Nemmeno i suoi discepoli ebbero l'idea all'inizio di aggiungere qualcosa alla Bibbia; non avrebbero osato. Così, cinquant'anni dopo la nascita di Gesù Cristo, non esisteva ancora nulla di scritto del Nuovo Testamento. Da allora, però, sotto la guida e l'ispirazione dello Spirito di Dio, il Nuovo Testamento si formò.
È importante notare che da parte dell'uomo non ci fu nessun accordo e nessun'intesa. Matteo, Marco, Luca e Giovanni non si sono incontrati per consultarsi, o per decidere che Matteo dovesse descrivere Gesù Cristo come il Re, Marco come il Servitore instancabile, Luca come il vero Uomo e Giovanni, quale sublime complemento, come il Figlio di Dio. Paolo e Giacomo non si misero d'accordo, perché uno spiegasse la dottrina cristiana e l'altro presentasse il lato pratico della vita. Nulla di tutto questo! Essi scrissero per rispondere a un impulso interiore prodotto dallo Spirito per presentare delle verità gloriose; lo fecero in una lettera, o per esprimere un augurio, o anche per commentare alcuni concetti. Mettendo poi insieme queste diverse parti, si formò quell'unità meravigliosa che chiamiamo «Nuovo Testamento». Questo libro è veramente meraviglioso; è al di sopra di ogni cosa. La sua formazione sarebbe inspiegabile se non fosse Dio stesso ad esserne l'Autore!
La meraviglia della sua coerenza
Quando parliamo della Bibbia come di un libro unico, non pensiamo che abbiamo davanti a noi tutta una biblioteca; spesso dimentichiamo che questo libro è composto da 66 singoli libri, scritti da circa 40 autori in tre lingue diverse, nelle circostanze le più diverse e con un diverso contenuto. Questi libri trattano di storia, teologia, filosofia, diritto, genealogie, etnologia; contengono biografie e commentano viaggi interessanti. Eppure, possono essere contenuti in un libricino che sta nella mano di un bimbo. Malgrado la diversità e la complessità di molti argomenti, che sono tra i più difficili e i più profondi che possiamo immaginare, gli scritti così diversi di questa collezione sono in piena armonia tra di loro, anche se gli autori non ebbero neppure la possibilità di mettersi d'accordo. Il primo scrittore non poteva assolutamente prevedere ciò che avrebbe scritto l'ultimo circa 1500 anni dopo di lui! Questo unico volume messo insieme da uomini, il cui autore supremo è Dio stesso, rappresenta la più straordinaria opera letteraria.
La sua attualità meravigliosa
Miracoloso è pure il fatto che la Bibbia, malgrado la sua età, sia estremamente attuale. Per un libro, la sua attualità è essenziale. Conosci forse un altro libro che sia stato scritto più di mille anni fa e che venga ancora oggi letto da un pubblico così numeroso? Libri che alcuni anni addietro entusiasmarono le folle, oggi sono dimenticati. Orazio e Omero sono letti dagli studiosi, Virgilio e Senofonte sono proposti nelle scuole; ma chi penserebbe di leggerli? Sono opere morte, scritte in lingue morte. La Bibbia invece è l'unico libro nel mondo che ha sormontato sia la barriera del tempo sia quella delle nazionalità. Un libro di uno scrittore spagnolo verrà letto di rado da un Tedesco. Gli Italiani leggono generalmente libri italiani, gli Inglesi libri inglesi. La Bibbia, benché sia stata scritta in lingue che oggi sono morte, è il libro più diffuso in tutto il mondo.
La sua miracolosa diffusione
Non è forse sorprendente il fatto che questo vecchio libro sia il più venduto? Un importante libraio, a cui fu chiesto quale fosse il libro con il più grande smercio, disse: la Bibbia. Per altri libri si calcolano vendite annue di migliaia di unità, per la Bibbia invece si tratta di milioni. Per di più, ogni anno, essa viene tradotta in lingue nuove e in nuovi dialetti.
La grande cerchia di interessati
La Bibbia è l'unico libro al mondo che venga letto da persone di tutte le classi sociali, di ogni età e di qualsiasi livello di cultura. Un letterato non perderebbe il suo tempo a leggere e meditare libri per bambini, e i bambini non s'interesserebbero certo di libri scientifici. Ma la Bibbia si distingue da tutti gli altri per il fatto che interessa i piccoli come i colti di tutte le età ed è di sostegno all'anziano alla soglia dell'eternità.
Un padre, facendo una visita a sua figlia all'ospedale, chiese all'infermiera che cosa le stesse leggendo. «Leggo la storia di Giuseppe, nella Bibbia», fu la risposta. E la piccola intervenne immediatamente: «Papà, per piacere, non ci interrompere!» Con quanto interesse ascoltava quel racconto che fu scritto in ebraico circa 3500 anni fa! Alcune camere più avanti, nello stesso ospedale, il canadese Sir William Dawson, uno tra i più noti scienziati della sua epoca e presidente del collegio McGill di Monreale, stava leggendo lo stesso libro! Non è straordinario? Uno scienziato e un bimbo trovano piacere nella lettura dello stesso libro.
La sua lingua meravigliosa
Un altro fatto interessante è che la Bibbia non fu scritta né ad Atene, centro culturale del mondo di allora, né ad Alessandria d'Egitto. I suoi scrittori non si ispirarono alle fonti della sapienza umana, ma furono, per la maggior parte, persone incolte. Non avevano frequentato università, non erano ne scienziati ne pensatori, a parte Salomone, e non parlavano correttamente neanche la propria lingua. Eppure, proprio costoro scrissero un libro che, grazie all'opera meravigliosa di Dio, penetrò in quasi tutte le parti del mondo. La Bibbia, benché tragga la sua origine da un popolo conservatore e tutt'altro che generoso, fu uno strumento importante nell'influenza che le nazioni più civilizzate dell'occidente ebbero su altri popoli. I suoi scrittori furono generalmente dei Giudei che, per tradizione e anche per educazione, erano i meno generosi di tutti i popoli. Il profeta Giona dovette essere costretto con la forza da Dio perché annunciasse il messaggio divino alla città di Ninive. Pensiamo anche quale lavorio fu necessario nel cuore dell'apostolo Pietro perché s'interessasse della salvezza dei pagani e annunciasse loro l'Evangelo (Atti 10:14; Galati 2:11-14)! Soltanto un intervento divino ha potuto operare tali miracoli!
Come spiegare che questi uomini, che vivevano così isolati, abbiano potuto scrivere un libro che non è solo il libro dei Giudei, ma è diventato il libro di tutti gli uomini, anzi di tutto il mondo? Un libro per il mondo intero, anche un libro per ciascuno individualmente. La Bibbia e parti di essa, nel 2002 erano già state tradotte in 2303 lingue, perché fosse accessibile a tutti i popoli della terra e ciascuno potesse conoscere, nella propria lingua, i pensieri meravigliosi di Dio. Fatto eccezionale, la Provvidenza divina ha saputo preservare questo vecchio libro ebreo da ogni influsso giudaico ed orientale, di modo che i milioni di suoi lettori - uomini o donne, giovani o vecchi - non hanno l'impressione di leggere uno scritto ebreo o un prodotto di un'antica stirpe orientale, bensì un'opera del loro paese e del loro tempo. In una conferenza nell'università di Oxford, Federico Starison, riferendosi all'edizione inglese della Bibbia, disse: «È il meglio di quello che la nostra letteratura può offrire in materia di prosa, semplice e nobile.» Così anche gli Italiani fanno valutazioni analoghe riguardo alla versione italiana della Bibbia e la considerano come «la loro Bibbia».
La sua meravigliosa preservazione
La Bibbia è l'unico libro che abbia sostenuto vittoriosamente, durante dei secoli, gli assalti più feroci del nemico. Un secolo dopo l'altro, gli uomini hanno tentato di distruggerla. Monarchi e persino capi religiosi si proposero di sterminarla.
L'imperatore romano Diocleziano scatenò, nell'anno 303, un grave attacco contro di essa; l'assalto contro un libro, il più terribile che il mondo abbia mai conosciuto! Le Bibbie vennero quasi interamente distrutte, moltissimi cristiani furono uccisi e una colonna di trionfo fu eretta con la scritta: «Extincto nomine christianorum» (il nome dei cristiani è stato estinto). Pochi anni dopo la Bibbia riapparve e continuò a diffondersi finché Costantino, nel 325, durante il primo concilio universale, la riconobbe un'autorità infallibile.
Seguì poi la lunga e scura notte del Medioevo. La lettura della Bibbia era proibita al popolo, ed essa divenne un libro quasi sconosciuto. Con l'invenzione della stampa e la Riforma la Bibbia riprese ad espandersi.
Gli attacchi più pericolosi sono quelli avvenuti negli ultimi 200 anni, ed è interessante notare che i più acerrimi nemici erano uomini che lottavano per la libertà di pensiero. Voltaire, insieme a tanti altri, lavorò per l'annientamento della Bibbia, ed era convinto che dopo cent'anni, una Bibbia non sarebbe stata che una rarità d'antiquariato.
Più tardi furono i razionalisti tedeschi a levarsi contro di essa per infliggerle il colpo mortale. Ma Colui che siede nel cielo si fa beffe di loro, come dice il Salmo 2. Non solo la Bibbia esiste ancora, ma è diffusa molto più di prima. I suoi avversari hanno usato ogni stratagemma adoperando contro di essa le loro armi più moderne; ma il loro sforzo è stato vano. Per quanto vi possano ancora essere nuovi e potenti avversari, nessuno potrà avere la vittoria sulla Parola di Dio! Nessuno può fermare il glorioso divulgarsi della Bibbia. La sola Società Biblica Internazionale ha divulgato nel 2002: 24.900.000 Bibbie in 405 lingue, 22.500.000 Nuovi Testamenti in 1034 lingue e 33.600.000 di parti della Bibbia in 864 lingue. Senza tener conto di ciò che altre società private hanno stampato e distribuito! Questa è la risposta di Dio a coloro che volevano distruggere la Sua Parola; e tutto questo fa pensare alle parole di sfida che Mosè indirizzò al popolo d'Israele: «Interroga pure i tempi antichi, che furon prima di tè, dal giorno che Dio creò l'uomo sulla terra, e da un'estremità dei cieli all'altra: Ci fu egli mai cosa così grande come questa, e s'udì egli mai cosa simile a questa?» (Deuteronomio 4:32).
Le sette meraviglie
Per concludere, vogliamo ancora attirare l'attenzione del lettore su sette fatti che ci sembrano coronare le meraviglie di questo libro.
1. La Bibbia si accredita da sé
Non è necessario ricorrere ad uno storico o ad un professore d'università per dimostrare che la Bibbia è la Parola di Dio. Soltanto lo Spirito Santo può dare questa convinzione. È ascoltando la sua voce che saremo convinti - in modo più sicuro che con qualsiasi altra dimostrazione - che questo libro è la Parola di Dio. Gli uomini hanno sempre cercato e cercano tuttora di screditare questa Parola e di distruggerla. Lo Spirito di Cristo invece conferma la Parola con una certezza divina, una certezza che non si può ottenere tramite ragionamenti dell'intelligenza umana e che sfida qualsiasi dubbio.
Probabilmente molti di noi conoscono l'episodio, raccontato dall'evangelista Spurgeon, di quella povera donna che interpellata da un ateo riguardo ciò che stava leggendo, rispose: «Sto leggendo la Parola di Dio.» L'ateo continuò: «La Parola di Dio? E chi le dice che quella è la Parola di Dio?» - «Me l'ha detto Lui stesso.» - «Lui stesso? Me lo può dimostrare?» La donna facendo cenno verso il cielo aggiunse: «Mi può dimostrare che lassù nel cielo c'è il sole?» - «Certamente! La miglior prova è che il sole riscalda e che vedo la sua luce.» - «È proprio così», rispose la donna con gioia, «la miglior prova che questo libro è la Parola di Dio, è che esso riscalda e illumina l'anima mia.» È una grande verità che si comprende senza altre spiegazioni!
2. La Bibbia è inesauribile
Contare le ghiande di una quercia sembra possibile, mentre nessuno può dire quante quercie sono potenzialmente contenute nel seme di una ghianda; poiché ogni albero che nasce da un seme produce a sua volta tanti semi per migliaia di altri alberi. Così è della Bibbia! La sua profondità è illimitata, la sua altezza è inconcepibile. Milioni di persone, attraverso i secoli, hanno scavato in questa miniera inesauribile senza riuscire a raggiungerne la fine. Secolo dopo secolo, essa ha formato e trasformato, con forza crescente, idee e opinioni, e ha dato luogo ad intense ricerche. Libri interi sono stati scritti sulla Bibbia. I più grandi genii sono stati suoi commentatori o interpreti; numerosi studiosi l'hanno investigata; milioni la leggono giornalmente. I volumi che sono già stati scritti sulla Bibbia, o su singoli capitoli o versetti di essa, potrebbero riempire gli scaffali di molte biblioteche. Sovente questi scritti sono ancora oggi attuali e utili come nel giorno in cui furono scritti. Con tutto ciò il contenuto della Parola di Dio non si è esaurito. I tesori che hanno ancora da essere scoperti sono come le stelle del cielo, sia come numero che come splendore. Anche questo è un fatto meraviglioso.
3. La Bibbia non si può migliorare
Un'altra meraviglia è che la Bibbia non può essere migliorata. L'oro non s'indora, ne si dipinge un rubino di rosso. Un diamante, sfaccettato a regola d'arte, non può essere reso più brillante. Allo stesso modo nessuno può perfezionare la Parola di Dio che è perfetta e completa. Neppure gli scienziati del nostro secolo, che vantano tanta conoscenza, possono aggiungervi qualcosa. Questo libro è unico e, come il sole nel cielo, ci illumina con la gloria di Dio.
4. La Bibbia ha autorità
L'irresistibile autorità che ha questo libro è qualcosa di meraviglioso. Le sue parole penetrano nel nostro interiore come una voce che viene dal cielo. Nei primi cinque libri della Bibbia, l'espressione «L'Eterno parlò» o «L'Eterno disse» è ripetuta ben 500 volte, e la incontriamo 300 volte negli altri libri. Nei libri profetici leggiamo 1200 volte le espressioni «Ascoltate la parola dell'Eterno» oppure «Così parla l'Eterno». Nessun altro scrittore oserebbe presentarsi in tal modo alla nostra coscienza; nessun altro parla con espressioni così impegnative e nessuno richiede l'ubbidienza da parte degli uomini. Tutti i testi della Bibbia sono caratterizzati dalla medesima ispirazione ed hanno la più assoluta autorità. È interessante notare che in ogni tempo, gente delle più disparate nazionalità ha riconosciuto queste cose; chiunque legga la Bibbia sente che essa s'indirizza con autorità divina alla sua propria coscienza.
5. La Bibbia «è vivente ed efficace» (Ebrei 4:12)
La Bibbia è stata ispirata quando fu scritta ma è meraviglioso sapere che ancora oggi è efficace e vivificante. Il suo contenuto ci viene da tempi remoti, ma ancora oggi penetra nel cuore degli uomini; e lo stesso alito divino che conferì la vita all'uomo, la mantiene ancora oggi vivente ed efficace. Essa è la Parola vivente che comunica la vita del Dio vivente. È Dio stesso che le dà questa potenza vivificante.
Il Salmo 23, per esempio, ispirato come il resto della Bibbia, quando vien letto al capezzale di un malato, porta coraggio e conforto oggi come in ogni tempo. Poteva ben dire il salmista: «Apri gli occhi miei ond'io contempli le meraviglie della tua legge» (Salmo 119:18).
Una delle caratteristiche più spiccate e più singolari della Bibbia è che si rivolge al singolo; le promesse che contiene sono per me, personalmente. Il Salmo 103, ad esempio, non lo sento come un testo antiquato, ma bensì una forza attuale che mentre leggo m'inonda e mi fa esclamare: «Benedici, anima mia, l'Eterno!»
Ultimamente aprii una vecchia Bibbia che mia madre m'aveva regalato, e il mio sguardo cadde su una data che avevo scritto accanto ad un versetto della Genesi. Immediatamente ricordai le tristi condizioni in cui mi trovavo in quel tempo: per ragioni di salute avevo dovuto lasciare moglie e figli per un certo periodo, e ciò mi aveva molto scoraggiato. Un giorno aprii la mia Bibbia e (gli uomini direbbero: per caso) il mio sguardo si fermò sulle parole: «Ed ecco, io sono con te, e ti guarderò dovunque andrai, e ti ricondurrò in questo paese» (Genesi 28:15). Non dimenticherò mai il raggio di speranza che questo versetto fece penetrare nell'anima mia. Nessuno al mondo avrebbe potuto convincermi che queste parole erano soltanto l'eco di una vecchia leggenda babilonese. No! Era un messaggio per me, che mi colpiva come una voce che veniva direttamente dal cielo, e mi dava forza e coraggio. Nessuno mi può togliere la convinzione che il messaggio di quel giorno era quello che Dio stesso m'indirizzava. Parole ispirate, viventi ed efficaci!
6. Essa procura nuova vita
La parola convince l'uomo che è un peccatore, lo spinge al pentimento, gli rivela l'opera compiuta per lui alla croce e gli dà la pace con Dio. Gesù Cristo diventa allora lo scopo della nuova vita.
La Bibbia può fare un'opera rinnovatrice dove regna l'ingiustizia. Grandi movimenti filantropici e pedagogici traggono spunto dalla Bibbia. Milioni di volte la Parola ha dato prova della sua potenza vivificante come essendo la vivente ed eterna Parola di Dio.
7. Essa rivela Cristo
La più grande meraviglia della Bibbia è la persona stessa di Cristo. Egli ne è il contenuto, il centro e il grande soggetto; tutto parla di Lui. Sia l'Antico che il Nuovo Testamento parlano di Gesù. Egli è il protagonista principale, il principio, lo scopo e la fine di tutto. Si può dire della Bibbia: «La gloria di Dio la illumina e l'Agnello (il Signore Gesù) è il suo luminare» (Apocalisse 21:23).
Finché vi saranno uomini su questa terra, questo libro non cesserà di attirare a sé, come una potente calamita, il cuore degli uomini; esso parla di una persona sublime, il Signore Gesù, il Centro attorno al quale gravitano gli avvenimenti del mondo, l'Alfa e l'Omega di tutte le profezie, la Rivelazione di Dio, il Redentore, il Signore risuscitato che sta per tornare. Molti sono stati, sono e saranno pronti a vivere, a combattere e persino a morire per la loro fede in una tale Persona e nella Parola che la rivela.
Conclusione
Non dimenticate che la Bibbia non si può leggere come un libro qualsiasi. Non si può studiare e analizzare come si farebbe con un libro letterario o scientifico. No! Prendi in mano questo libro con molto rispetto e leggilo pregando che lo Spirito Santo ti aiuti a capirlo. «Togliti i calzari dai piedi, perché il luogo sul quale stai, è suolo sacro» (Esodo 3:5), disse Dio a Mosè.
Gli altri libri sono terreni, le Sacre Scritture sono celesti. Non pensare che la Bibbia «contenga» la Parola di Dio; no, essa «è» la Parola di Dio. Non considerarla semplicemente come un buon libro, ma serbala fermamente nel tuo cuore. Accettala non come parola d'uomini, ma quale essa è veramente, come Parola di Dio. Essa è la Parola vivente del Dio vivente: soprannaturale nella sua origine, eterna nella sua validità, inestimabile nel suo valore, illimitata nella sua potenza vivificante, data da Dio stesso, anche se uomini l'hanno scritta, infallibile nella sua autorità, individuale nella sua applicazione.
«La parola di Dio è vivente ed efficace, e più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; e giudica i sentimenti ed i pensieri del cuore. E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli occhi di Colui al quale dobbiamo render conto» (Ebrei 4:12-13).
«Abbiamo pure la parola profetica, più ferma, alla quale fate bene di prestare attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, finché spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori; sapendo prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura procede da vedute particolari; poiché non è dalla volontà dell'uomo che venne mai alcuna profezia, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo»
(2 Pietro 1:19-21).
Titolo dell'edizione in tedesco: «Das Wunder des Buches»
© by Ernst-Paulus-Verlag, D-67434 Neustadt/W.
Tipografia: Basse-Druck GmbH, D-58135 Hagen
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